Saranno delle brutte elezioni

Almeno nel Lazio, sarà sicuramente una brutta campagna elettorale. Nessuno parlerà di programmi e di come risolvere il problema più grave che la Regione ha in questo momento, ossia il dissesto dei conti della sanità. Invece, avremo un mese di recriminazioni per l’esclusione della lista del Pdl nella provincia di Roma e (probabilmente) anche per l’esclusione del listino della Polverini.
Si griderà al complotto piuttosto che ammettere di aver sbagliato. In tutta Italia sono state presentate e ammesse centinaia di liste elettorali e altre sono state sicuramente escluse per errori (firme insufficienti, timbri mancanti e via di seguito). Non c’è alcun motivo per cui le stesse regole che valgono per un partito piccolo non debbano valore per il partito più grande, anzi. Il primo partito d’Italia dovrebbe avere degli obblighi in più rispetto a una qualsiasi lista civica. Chi si candida in quelle liste, lo fa perché sa che governerà e amministrerà la cosa pubblica. il minimo che ci si possa aspettare è la conoscenza delle regole e il loro rispetto. Il minimo!
Richiedere il rispetto delle regole certo non significa essere contenti per l’esclusione delle liste del Pdl dalla competizione elettorale: escluse quelle, a destra rimane ben poco da scegliere per un elettore conservatore 🙁

5 Responses

  1. Nel Lazio di problemi da risolvere ce ne sono molti, il primo di cui, come da te accennato, è la sanità. Il problema attuale però è un altro, ci sarà o no una campagna elettorale? Allo stato attuale se non passa il listino della Polverini (non la lista civica) non passa la candidatura stessa di Renata Polverini e di tutte le liste ad esse collegate…

    Ma qual’è il vero problema di tutta questa faccenda? Non l’esclusione della lista del PDL, ma l’aver fatto vincere la burocrazie sulla democrazia! E’ possibile che la lista civica Polverini è stata scartata per una singola firma? E’ possibile che errori simili siano state trovate su tutte le altre liste candidate? Escluse due? Non voglio parlare di complotto, perchè sarebbe fantascienza, ma c’è stata un eccessiva ricerca del pelo nell’uovo per escludere dalla competizione una certa parte politica.

    Come al nord la lista dei radicali ha il diritto di potersi presentare, cosi qui la lista Polverini e la candidata stessa HANNO il diritto sacrosanto a poter competere e correre per arrivare a un verdetto del popolo, unico giudice.

    Spero vivamente che la situazione si risolva, anche perché un paese dove a comandare è la burocrazia invece del buon senso non è più un paese democratico.

  2. Nicolò,

    non si può derubricare il rispetto delle regole dicendo che si tratta di semplice burocrazia. Se c’è una legge che dice che una lista si può accettare se e solo se ha tutta una serie di requisiti, non c’è alcun motivo per cui si debba fare un’eccezione. Soprattutto se ci sono decine di altre liste che hanno diligentemente rispettato quelle stesse regole, hanno controllato e ricontrollato e alla fine hanno presente dei documenti in regola.

    Nel Lazio sono stati scartati altri listini oltre a quello della Polverini. Perché è legittimo scartare quello di Fiori e invece ammettere quello della Polverini? E ti assicuro che direi la stessa se la lista esclusa fosse quella della Bonino.

    In una democrazia la sovranità spetta al popolo, su questo sfondi una porta aperta. Però una democrazia si tiene in piedi perché esistono delle regole e tutti le rispettano allo stesso modo. Le due cose viaggiano di pari passo. In questi giorni sto leggendo molti commenti di elettori (molti del Pdl) che sono indignati perché, magari, a loro è capitato che una pratica fosse rigettata perché mancava un timbro, una firma o un certificato.

    Le norme per presentare le liste elettorali sono note e la stragrande maggioranza dei partiti non ha trovato alcune difficoltà a rispettarle. Io mi aspetto che il partito più importante del Paese riesca a fare la stessa cosa e non credo di pretendere la luna.

    Non gridiamo ogni volta al complotto, per favore. Non c’è alcun complotto, solo molta inettitudine e supponenza.

  3. sull’inettitudine concordo… soprattutto per la lista del PDL Roma…

    Ma secondo te è normale che il listino è stato rigettato perchè mancava una firma di un rappresentante di lista? Soprattutto dove se uno va a leggere la norma la cosa è interpretabile? Non ti sembra un eccesso di burocrazia? Secondo me si!

  4. Nicolò,
    non lo so, non entro nel merito di questa decisione in particolare. In termini generali, potrei dire che se per questo motivo sono stati rigettate altre liste in passato o in questa elezione, la mia risposta è sì. Se vale per gli altri, allora vale anche per la Polverini (e per tutti gli altri candidati). Non vedo perché dovrebbe essere diversamente.
    Capisco l’irritazione per aver scelto degli inetti a fare un lavoro, ma rientra nelle responsabilità di un leader quella di individuare dei collaboratori all’altezza. In politica come nella vita in generale.
    Dopodiché ribadisco che neanche a me piace questa situazione: preferirei che la Bonino vincesse con merito mostrando di essere più brava e capace e di avere idee migliori (cosa di cui sono convinto).

  5. piu’ che altro a destra rimane poco da scegliere per un elettore “liberista” e “liberale” — che di conservazione c’è molto invece…