British Petroleum (Bp) e la scampagnata nel Golfo del Messico

C’è una cosa che non ho mai sopportato del lavoro di comunicatore e cioè che capi e clienti si aspettano che chi fa comunicazione dipinga le cose più belle di come sono in realtà o racconti delle vere e proprie palle. Molti comunicatori si prestano a questo gioco e anzi, spesso e volentieri, lo alimentano come se fosse una caratteristica implicita del proprio lavoro.

Per esempio, oggi mi è capitato di visitare il sito di Bp, l’azienda che ha causato probabilmente il maggior disastro ambientale della storia e che tutt’ora non è riuscita a mettere in campo una soluzione che impedisca a decine di migliaia di barili di petrolio di riversarsi in mare ogni giorno.

bp_golfomessico

A rotazione appaiono queste quattro immagini: sembra quasi una scampagnata o un gruppo di volontari che aderiscono a una campagna ambientalista per la pulizia delle spiagge. E poi? Raccolgono il petrolio con le barchette per la pesca sportiva e le reti?

E’ evidente il tentativo maldestro del malcapitato comunicatore aziendale a cui è stato chiesto di proiettare un’immagine positiva e rassicurante dell’azienda: quelle immagini non sono per gli utenti del sito ma per i capi di Bp. E, infatti, viste dal di fuori della burocrazia organizzativa, appaiono grottesche e fuori luogo.

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