Manifesto per un Partito contemporaneo

C’è chi è rimasto deluso (per esempio leggi Zambardino, Gilioli e De Rossi) dall’evento Pdigitale di ieri dedicato alla banda larga e, da quello che ho visto, a ragione.
Il giovane Marco De Rossi sottolinea bene il problema di fondo:

Il mio punto di vista è semplice. Ottima l’iniziativa di ieri ma, visto che siete all’opposizione e sulla banda larga non potete fare una cippa fritta, perché non concentrarvi nel potenziare l’utilizzo di Internet a livello di propaganda e di Partito? (sì sì, va bene, diciamo pure “come ha fatto Obama” per capirci al volo).

In altre parole: c’è un serio problema culturale. Qualche mese fa, Giuliano da Empoli – alle prese con il velleitario quanto fallimentare progetto di Francesco Rutelli di creare un nuovo partito – mi sollecitò una riflessione su come innovare la forma organizzativa della nascente creatura.

Scrissi il documento che potete leggere di seguito, che fu molto apprezzato e anche molto ignorato («troppo complicato», «non siamo in america», «non ho tempo di aprire un blog o scrivere su twitter», «facebook è solo una perdita di tempo» e via dicendo). L’esito era prevedibile (per via dello stesso identico problema culturale di cui è vittima il partito democratico); tuttavia devo dire che mi sono divertito molto a scrivere queste dieci paginette, quindi visto che l’evento del Pd ha avuto almeno il merito di sollecitare un po’ di dibattito, le ripropongo chiedendovi commentarle 🙂

manifesto-per-un-partito-contemporaneo.pdf

6 Responses

  1. Il tuo manifesto è davvero interessante, che avresti altri link, libri, video ecc da suggerirmi che riguardano l’argomento “partito contemporaneo”?

  2. Yes we can, ma se non lo facciamo è perchè ci fermiamo agli slogan. Se non hanno capito la potenza di questo documento vuol dire che we can’t ancora per parecchio tempo

  3. @luca. Grazie. Libri sul partito contemporaneo non saprei. Quello che ho letto io per arrivare a queste conclusioni include Castells, Reinghold, Shirky e molti altri, Per gli italiani, ti consiglio i libri di Granieri e Maistrello che sono generalmente molto ben scritti.
    @marco. Grazie 🙂

  4. Nicola, senza dubbio un “manifesto” ben scritto.
    Tuttavia, permettimi di farti notare una cosa: il tuo manifesto è poco intellegibile per quelli che di rete non ne sanno nulla. Non sarebbe bello provare a renderne il linguaggio ancora più essenziale, e poterlo così condividere con tutti?
    In ogni caso, ottimo lavoro, continua così 🙂

  5. @Simone. Grazie, non sei il primo che me lo dice 🙁 Ho lanciato un 3d tu Friendfeed per discutere di come sintetizzare e rendere più accessibile il contenuto. Ogni contributo è benvenuto 🙂