Sabato scorso, a Bologna c’è stato il primo incontro dei sindaci di Foursquare (ne hanno parlato in tanti, tra cui Mimimarketing, DelyMyth e Luca Conti).
La cosa divertente è che ai partecipanti è stata consegnata una fascia tricolore e vedere tutte queste fasce mi ha fatto fantasticare un po’. Ho immaginato che persone normali potrebbero voler desiderare di indossare il tricolore non solo come segno di appartenenza a una comunità di gioco, ma anche come simbolo di partecipazione attiva alla propria comunità territoriale, al proprio comune.
Usare Foursquare significa avere anche un rapporto più intenso con il proprio territorio, che per certi versi è di vero e proprio possesso. Pensate alle piccole guerre di checkin per rimanere sindaco di un certo luogo: il sottoscritto vs. @Lucrezia_G per la mayorship della pasticceria Cristalli di Zuccherro a Roma; @fabiolalli vs. @veroniha per la mayorship di Piazza Cordusio a Milano. E sicuramente tante altre.
Per libera associazione di idee, mi è venuto in mente che la settimana scorsa ero a Milano a fare due chiacchiere con Pippo Civati, che mi ha fatto vedere un’iniziativa sviluppata insieme a Lorien che mi piace molto e che si chiama Dillo ad Ambrogio. E’ un progetto di ascolto dei cittadini in vista delle prossime elezioni comunali della città che si terranno l’anno prossimo; per il momento un questionario ma potrebbe essere molto di più.
Il di-più potrebbe essere costruito con le dinamiche tipiche della Rete: l’uso di Uservoice o Getsatisfaction per passare dal questionario strutturato alla raccolta di idee e progetti (soprattutto progetti, perché le idee valgono poco se non sono accompagnate da un’ipotesi di realizzazione); una mappa dove i cittadini invece di fare checkin possano segnalare problemi e proporre soluzioni; un rete di incontri fisici come quelli promossi da Organizing for America per sostenere la riforma sanitaria negli Stati Uniti. E via di seguito: sono tutte cose che esistono e che hanno dimostrato di funzionare se ben usate 🙂
Una rete di cittadini attivi e partecipi del territorio non solo per gioco, tanti sindaci in pectore che potrebbero legittimamente indossare la fascia tricolore, al di là di ogni retorica della partecipazione.
Ok, adesso accendo l’aria condizionata 😉
5 Responses
buona analisi Nicola, oggi ero a stazione di Bologna e guardando i tips su foursquare ho visto la segnalazione di un mio amico, ovvero: un consiglio su dove trovare le macchinette isolate per fare i biglietti…oggi mi sono accorto concretamente che siamo a un passo oltre le google maps, che, oramai lo dobbiamo ammettere tutti, hanno migliorato la vita a molti.
Se servizi che utilizzano la geolocalizzazione vanno verso la direzione del sociale possiamo fare un salto nella qualità della vita mostruoso. Penso per esempio al problema delle barriere architettoniche nelle città . Se sono con una persona con la sedi a rotella potrei sapere qual’è il posto più accessibile grazie all’aiuto geolocalizzato dei miei amici e non solo.
Anche io ho seguito via tweet la conferenza dei sindaci e notato che già si cominciano a fare delle analisi dei problemi che può comportare foursquare. Il primo fra tutti: tips senza reale valore semantico (e aggiungerei quindi sociale). Come al solito il problema sta negli utenti…ehm..nelle persone che devono sentirsi responsabili nell’inserire i contenuti dentro queste piattaforme. Anche in questo caso siamo lo specchio della società fisica in cui viviamo….
Aggiungo due link ai tuoi (che poi sono uno solo): http://daviswiki.org/ un wiki cittadino nato come esperimento, che sta provando ad evolversi in un progetto più generale http://localwiki.org/