Gianni Alemanno ha presentato ieri il nuovo logo della città di Roma, frutto di un concorso pubblico e di una selezione curata da una giuria composta da sette persone. C’ un solo possibile giudizio su questo coso realizzato da una sconosciuta agenzia che si chiama Mediapeople: è esteticamente brutto e tecnicamente mediocre.
Mi auguro che l’Aiap – Associazione italiana progettazione per la comunicazione visiva vorrà analizzare l’oggetto della mia indignazione nel proprio magazine ben più autorevolmente del sottoscritto evidenziandone pregi (?) e difetti.
Dal canto mio, vorrei sottolineare la composizione della giuria che non prevede né un esperto di branding né un graphic designer, ma solo docenti universitari e funzionari pubblici:
- Mario Morcellini, Preside di Scienze della Comunicazione alla Sapienza. E’ professore di sociologia della comunicazione.
- Luciano Caglioti, pro-rettore e responsabile dell’utilizzo del marchio La Sapienza Università di Roma. E’ professore di chimica.
- Paola Panarese, docente facoltà Scienze della Comunicazione La Sapienza Università di Roma. Insegna pubblicità e organizzazione eventi.
- Mario Defacqz direttore Dipartimento di Comunicazione Comune di Roma. Ha un curriculum vitae (pdf) che spazia dalla pubblicità , al marketing agli appalti pubblici.
- Cristina Selloni, dirigente Dipartimento Turismo Comune di Roma. Insegna anche media planning alla Sapienza. Anche lei ha un curriculum vitae che spazia dagli incarichi in segreterie politiche alla comunicazione pubblica.
- Armando Peres, docente Università IULM Milano. E’ un esperto di turismo e ha ricoperto vari incarichi tra cui amministratore delegato e direttore generale del Touring Club Italiano e assessore alla cultura del comune di Venezia.
- Monica Scanu, direttore del master in Cultural Experience Design and Management della Domus Accademy. Di lei non si trovano molte notizie online.
Una commissione che, oltre a non avere alcuna competenza specifica in branding e graphic design, ha dimostrato anche di avere pochissimo senso estetico.
UPDATE. Pare che il logo sia stato sottratto dal vincitore a un’altra agenzia: scommetto che non hanno fatto firmare neanche una dichiarazione di originalità agli autori (cfr. Scattoconcorsi).
8 Responses
imbarazzante è poco, è DISGUSTOSO. il fatto che ci siano in commissione solo esperti di Scienze della ComuniCazzata è sintomatico.
A me non sembra poi così brutto… almeno non è il solito Colosseo stilizzato ma qualcosa di nuovo e comunque rappresentativo della storia di Roma.
Salve a tutti, sono uno dei selezionati e partecipanti alla mostra del concorso. Posso dire che non solo il vincitore, ma il tenore generale della manifestazione lascia a desiderare. Vedendo tutti gli altri lavori “selezionati” c’è da rabbrividire. Con questo coso, Roma vorrebbe portare la sua immagine fuori? Ma andiamo! Posso assicurare che almeno non è il più brutto, anzi, tra i partecipanti gli avrei dato un posto in alto. Ma , ripeto, il tenore generale è sconfortante. Si salvavano solo due o tre proposte che peraltro sono state relegate a posizioni di retroguardia. Vedendo la graduatoria mi viene da chiedere:” Ma come diavolo le hanno fatte ‘ste votazioni?” Mi immagino gli altri 943 lavori, cosa potevano essere, oppure tra di loro si celava probabilmente qualcosa di buono! A giudicare dal risultato, può darsi!
Salve, mi chiamo Valerio Lauri ed anchio ho partecipato a questo concorso. Per chiunque sia rimasto deluso da questo marchio vicnitore e voglia confrontarsi con il resto dei rceativi partecipanti, ho organizzato un gruppo su facebook dove postare TUTTI i lavori partecipanti, perchè penso che noi grafici sappiamo fare di meglio che questo…
questo è il link:
http://www.facebook.com/search/?o=69&sfxp=1&c1=1&s=10#!/group.php?gid=160594370618450
Vi aspetto, grazie.
Valerio Lauri
Molto imbarazzante, soprattutto la scelta del lettering che nulla a che fare con la storicità romana. Sul prossimo numero di Progetto Grafico edito da Aiap sarà dedicato un articolo su questo concorso, che come moltissimi altri in Italia provocano solo imbarazzo
Giangiorgio Fuga
Qui http://www.bit.ly/LETTERA_APERTA è possibile scaricarla.
La lettera è gia stata inviata ai diretti interessati e a molti giornalisti on/offline.
Inutile dire che dopo:
http://nidodirobin.blogspot.com/2010/09/kaputt-mundi-o-lennesimo-smacco.html
e dopo
http://logoroma.tumblr.com/
non ho altre parole sull’argomento e che conto sul vostro supporto.
Quanti di voi hanno davvero a cuore questa faccenda sono pregati di condividere il più possibile questa lettera e pubblicarla ovunque sia opportuno (stampa, quotidiani online, siti e blog di grafica etc).
vi invito come prima cosa ad inviarla alla commissione:
mario.morcellini@uniroma1.it
luciano.caglioti@uniroma1.it
paola.panarese@uniroma1.it
mario.defacqz@comune.roma.it
mariacristina.selloni@comune.roma.it
armando.peres@iulm.it
CHIUNQUE VOLESSE FARE RICORSO E’ PREGATO DI CONTATTARMI:
logoroma@gmail.com PER ORGANIZZARNE UNO COLLETTIVO.
Grazie a tutti.
Cosa si può pretendere da una classe politica incapace di scelte ben più facili perchè obbligate rispetto ad una scelta di carattere puramente visual-comunicativa in cui domina la soggettività ? Comunque sia non ho mai amato “attaccare” il lavoro altrui, ma in tutta sincerità , pur non avendo partorito in prima persona un lavoro che si possa considerare “geniale” (perchè questo marchio così dovrebbe essere per il respiro e le aspirazioni di una città come Roma), questo marchio non è degno di rappresentare la città più affascinante e carica di storia. Mediocrità per l’ennesima volta e vergogna perchè rappresenta il lavoro di tutti i creativi italiani nel mondo. Chissà come avrebbe potuto commentare il buon vecchio Bob Noorda