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Eni i-Sint Day al Monza Rally Show

20:57 Elena brucia tutti sul tempo e pubblica 166 foto scattate oggi durante l’evento 😉

19:05 Concludo questo post da una camera d’albergo a Milano. Il pomeriggio è passato tra chiacchiere ed esibizioni delle macchine nel tratto di pista antistante le tribune. E’ stato divertente con un bel clima da scampagnata del liceo: mi fa molto piacere il fatto che siamo riusciti a organizzare un evento che ha divertito e interessato quelli che hanno partecipato.

13:30 I blogger che parlano di motori si attestano in testa in classifica. I primi due apriranno la sessione di gare del pomeriggio.

13:25 La classifica dei vincitori sul giro cronometrato con la Subaru Impreza:

  1. Francesco Risari, 59.31
  2. Carlo Riva, 1.02.84
  3. Giorgio Papetti, 1.03.87
  4. Andrea Perotti, 1.05.28
  5. Emiliano Perucca, 1.07.25
  6. Luca Sartoni, 1.07.50
  7. Cristina Bacchetti, 1.10.69
  8. Letizia Barbi, 1.11.29
  9. Giuseppe Palmasco, 1.11.50
  10. Luca Mascaro, 1.13.78
  11. Marco Bonfanti, 1.18.03
  12. Ilaria Birocchi, 1.18.68
  13. Stefano Leotta, 1.20.10
  14. Alessandro Di Maria, 1.23.01
  15. Elena Franco, 1.26.31
  16. Damiano Rulli, 1.29.16
  17. Valentina Cinelli, 1.32.03

13:28 Più di una persona è interessata agli aspetti di corporate social responsability dell’azienda, tanto che – a proposito del rapporto con le corse – Giorgio Papetti suggerisce che Eni dovrebbe essere pro-attiva con campagne rivolte ai giovani. Sollecitazione a cui l’azienda risponde anticipando che stanno proprio studiando un progetto tutto basato su Internet che sarà lanciato in primavera.

13:20 Luca Mascaro: siete una compagnia globale, io vengo dalla Svizzera e nel mio paese vi chiamate ancora Agip. Eni: l’attività di rebranding ha dei tempi; sarà sicuramente più veloce sui lubrificanti, ma per le stazioni di servizio c’è ovviamente un fattore di sostituzione delle insegne.

13:16 Stefigno: sono molto interessato a capire quali sono le attività che Eni mette in campo per rispettare l’ambiente. Pisaniello (Eni): per quanto riguarda i lubrificanti, facciamo molti test per arrivare a dei prodotti che permettano di risparmiare sui consumi, anche perché ce lo chiedono le case costruttrici.

13:06 E’ molto carina la scelta di Eni di usare degli artisti per la propria comunicazione. Lo spot per la linea di lubrificanti è fatto tutto unicamente con la carta.

13:00 L’evoluzione dei motori e dei carburanti ha come conseguenza il fatto che è difficile usare lo stesso lubrificante per tutti i tipi di autovettura. E’ interessante il tipo di segmentazione che viene fatta in termini di marketing, che – in qualche modo – assomiglia a quello dell’elettronica di consumo e al software. E quindi esiste un prodotto base (i-Sint), un prodotto personalizzato insieme ai costruttori di automobili (i-Sint Tech per Vw, Bmw, Ford e Renault) e – infine – una linea dedicata ai professionisti (i-Sint professional).

12:55 Dietro un lubrificante c’è molta attività di ricerca e sviluppo, molto di più di quello che si potrebbe immaginare. Il primo lubrificante sintetico italiano è stato il Sint2000 lanciato nel 1968 lanciato proprio da Eni. Ogni olio motore è sottoposto a decine di test di laboratorio e percorre mediamente oltre 200 mila chilometri prima di essere approvato e ottenere la qualificazione dei costruttori.

12:44 Roberto Ferrari (Eni): Eni ha deciso di iniziare a frequentare la parte abitata della Rete e quello di oggi è la nostra prima esperienza in questa direzione. Vorremmo raccontarvi le attività che stiamo organizzando nel settore delle corse.

11:05 Stefigno torna dalla prova dopo aver twittato: «(Mecojoni Time) Ammazza quanto si corre! #isintrally». Dicono che Bastet abbia “sbracato” un birillo e l’abbia vinto come trofeo 😉

10:00 Il primo gruppo (Stefano Leotta, Elena Franco, Giuseppe Palmasco, Damiano Rulli, Giorgio Papetti, Ilaria Barocchi, Carlo Riva e Emiliano Perucca) è andato sulla pista a fare la prova su strada: tre giri con prova cronometrata e senza abbattere i birilli.

09:43 Oggi si usano macchine Subaru Impresa con 308 cavalli. Non sono mai salito su una macchina del genere: mi chiedo come sarà la sensazione dell’accelerata.

09:42 Penso che impiegherò molto tempo a capire come si controsterza 😉

09:36 Quando guidiamo andiamo nella direzione in cui guardano i nostri occhi. Lo potete notare quando la strada si restringe: se cominciate a guardare a destra o a sinistra, tenderò automaticamente a spostarmi anche con l’autovettura.

09:29 E’ importante stare fermi in macchina in modo da sentire tutto quello che fa la macchina. Per questo, per esempio, il piede sinistro deve stare ben fermo sul passaruota in modo da puntellarvi. Il pedale più difficile da imparare a usare è il freno, tanto che a me spesso capito di avere allievi alla scuola di guida che non hanno mai usato l’Abs e quando sentono il freno che comincia a scattare si impauriscono e sollevano il piede.

09:26 Una posizione di guida corretta ha due caratteristiche fondamentali: bisogna fare in modo di riuscire a girare il volante senza staccare le spalle dal sedile in modo da rimare più stabili; non bisogna sollevare il sedile con il cricchetto.

09:21 L’istruttore della scuola di guida SpeedControl: ognuno di noi ha dei limiti quando guida ed è importante imparare a riconoscerli, per esempio ascoltando il nostro corpo. Se a un certo punto iniziamo a sudare o ci agitiamo, allora vuol dire che dobbiamo fare un passetto indietro per evitare di mettersi in condizioni di pericolo.
Non è vero che la velocità è il principale motivo di incidenti stradali e neanche l’alcool e la droga; avvengono molto più incidenti per distrazione, perché la gente manda sms mentre guida o risponde al telefono.

08:30 Arriviamo all’autodromo sotto la pioggia battente: fortunatamente dalla saletta Eni si accede direttamente a una tribuna coperta e riscaldata 🙂

Il giorno prima. Arrivo a Monza nel pomeriggio, in macchina sotto la pioggia battente. Domani vado al Monza Rally Show, perché grazie a Eni e Dnsee (la web agency che segue le attività di comunicazione online e ha realizzato il pluripremiato sito dell’azienda) abbiamo organizzato un piccolo esperimento di giornalismo partecipativo coinvolgendo una ventina di blogger appassionati di motori e di social media.
L’idea è semplice. Costruire un reportage a più mani usando tutti gli strumenti a disposizione, dal post sul blog, alla condivisione di fotografie e video, da Twitter ai messaggi di stato su Facebook. Non c’è un formato predeterminato: ogni blogger potrà usare il sistema che le/gli è più congeniale. D’altro canto, tutti quelli che abbiamo coinvolto esprimono un talento nell’interpretare gli strumenti che la rete mette a disposizione: per noi organizzatori c’è solo da imparare. Al termine della giornata, prenderemo tutti i contributi e costruiremo un racconto unitario.
Io farò un po’ di liveblogging in questo post, twitterò e mi divertirò a scattare un po’ di foto con instagram. E, ovviamente, spero di divertirmi molto anche sotto la pioggia 😉