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Le Web: seconda sessione con le startup

Ore 15:40. Parte la seconda sessione della startup competition di Le Web. Questa volta le quattro startup in gara sono:

Babelverse

inZair

ARNav

Compath.me

I miei commenti sulle presentazioni:

  • Babelverse è un servizio di interpreteriato in crowdsourcing: c’è una community di interpreti volontari che si offrono di tradurre le conversazioni via skype oppure altri sistemi. Il team ha fatto una serie di prove per testare il concept e sembra funzionare. Molte domande riguardano la qualità della traduzione, ma a me sembra che il vero problema sia la scala: essendo un servizio che deve accadere in sincrono, vuol dire che il traduttore deve essere disponibile proprio nel momento in cui mi serve e deve avere gli skill linguistici necessari, magari per affrontare una traduzione specialistica. Sarei curioso di capire come va.
  • inZair è l’ennesimo sistema di instant messaging che vuole sostituire gli Sms con gli Zms. Mi sembra una cosa di cui si può fare tranquillamente a meno: se c’è qualcuno che può ammazzare gli Sms si tratta di Facebook, Apple o Google e già lo stanno facendo. Non credo proprio che una startup possa in qualche modo entrare in questo mercato in modo rilevante.
  • ARNav è una startup polacca che fa un sistema di navigazione in realtà aumentata. Di fatto il percorso viene sovraimpresso all’immagine della telecamera. La grafica è ancora un po’ rudimentale, ma il meccanismo è piuttosto efficace. Mi viene in mente che i telefonini potrebbero non avere un gps sufficientemente preciso da garantire una user experience adeguata. E, in effetti, questa è la prima domanda che viene posta dalla giuria: la risposta purtroppo non è per nulla soddisfacente, perché la soluzione proposta – disseminare la città di qr-code – è proprio stiracchiata.
  • Il ragazzo che presenta Compath.me ha una pronuncia terrificante. Da quello che riesco a capire si tratta di una app di raccomandazione per business locali. Una specie di Foursquare on steroids – che è un’altra espressione che piace tanto alle startup 😉