Intervista con Massimo Scarpis di Corso12

Corso12 è una delle startup incubate a Treviso da H-Farm. Ideata da Massimo Scarpis, è un’app per smartphone che si trova all’intersezione tra un sito di photo sharing e un sito di dating: infatti permette di usare le fotografie per conoscere e incontrare nuove persone.

Gli inizi
Ho 27 anni e ho iniziato a occuparmi di web da molto giovane. Nel 2006 ho fondato un portale che aveva l’obiettivo di portare i punti vendita di moda online: è stata una bella avventura che si è conclusa velocemente perché troppo in anticipo sui tempi, specie per il settore che avevo scelto. Mentre studiavo economia ho lavorato nelle imprese familiari e poi grazie a H-Farm ho potuto iniziare l’esperienza di Corso12.
Vengo da una famiglia di imprenditori e quindi non sono mai stato scoraggiato, ma le dinamiche del mondo startup non sono comunque così accessibili per chi fa impresa tradizionale. Nel mio ambiente, tra i miei coetanei, sono l’unico ad occuparmi di web e a non svolgere un lavoro dipendente.

L’arrivo in H-Farm e lo sviluppo del progetto
Sono arrivato a Riccardo Donadon per caso, navigando in internet, nonostante sia veneto anch’io. Leggendo per caso un articolo sull’incubatore ho deciso di proporre la mia idea e l’ho fatto semplicemente inviando un messaggio su Facebook.
E’ vero che una startup online può iniziare in un garage, tra amici, ma credo comunque che abbia bisogno di un sostegno forte ed una base finanziaria solida per svilupparsi al meglio ed arrivare al mercato.
Inizialmente ero intenzionato a riprendere il mio primo progetto, ma anche a distanza di tempo ho capito che non era fattibile. Avvicinandomi al mondo delle startup web invece ho verificato che c’era molta attenzione per la condivisione di foto in mobilità e ho scelto di muovermi in questo ambito.
Così, abbiamo deciso di guardare alle realtà che stavano nascendo e di capire quali fossero i loro punti di forza e di debolezza. Instagram, per esempio, connette persone che sono già collegate tramite Facebook o Twitter, con la sola funzionalità del tab “popular” come vetrina generale.
L’idea di Corso12 invece era di creare un mondo in cui gli utenti che condividono foto possono rendersi visibili a tutti coloro che sono dentro il network dell’app. La nostra bacheca “Mondo”, dove scorrono in tempo reale tutte le foto condivise, è stata subito molto apprezzata.
E’ emerso che le persone non cercavano necessariamente, a differenza di quanto accade con altre app, di fare scatti esteticamente belli ma piuttosto preferivano fotografare sé stessi e cercare di contattare altri utenti. Su Corso12 la gente cerca principalmente nuovi amici. Anche se non lo abbiamo pensato specificamente come un sito di dating, so che molta gente che si è conosciuta attraverso il network si è anche incontrata.
Abbiamo scelto di chiamare l’app Corso12 proprio per richiamare l’idea di un luogo di incontro e di incrocio degli sguardi, e di marcare in qualche modo l’italianità dell’app nel naming.

La costruzione del team e il mercato
Ho coinvolto attraverso conoscenze personali e per affinità di obiettivi e interessi altri ragazzi che hanno iniziato a lavorare al progetto a tempo pieno quasi immediatamente. Parlare delle proprie idee aiuta ad avere il contributo di persone che possono portare del valore.
L’app è uscita sullo store con la prima versione a luglio 2011, e abbiamo avuto da subito una buona crescita. L’app è free, e oggi abbiamo circa 160mila download effettuati in 124 paesi del mondo. Gli utenti attivi sono qualche decina di migliaia, e siamo molto forti in Nord-Europa e in Estremo Oriente.
Nell’immediato futuro prevediamo delle azioni di marketing mirato che permettano di far crescere la base utenti, specificando meglio un messaggio che all’inizio non avevamo lanciato in modo così chiaro. Con la release 2.0 siamo cambiati molto, il nostro payoff attuale è “Snap your life, meet your friends”, ed è molto più diretto.

Il ruolo di H-Farm
Partire in questo ambiente è una possibilità straordinaria. L’approccio, all’interno dell’incubatore, è molto informale e molto diretto, e oltre alle idee vengono valutate le persone, la loro tenacia, la loro visione strategica.
La condivisione di foto, per esempio, non è un’idea così innovativa, ma ciò che conta è l’esecuzione, la capacità di costruire intorno al prodotto un pacchetto che permetta di ottenere il consenso degli utenti. Credo sia questo ciò che viene valutato principalmente in H-Farm, dove il supporto è straordinario e il contatto con persone come Riccardo, Maurizio, Vladimiro, con la loro esperienza alle spalle, offre moltissimi stimoli, come anche quello con le persone che vengono a visitare la struttura, con le quali si chiacchiera e si condividono nuove idee, e a volte nuovi progetti.

Una giornata in… Corso12
Arriviamo intorno alle 9.30 e la sera finiamo sempre piuttosto tardi: con gli utenti su tutti i fusi orari capita anche che ci si svegli in piena notte per lavorare a qualche problema.
Identifichiamo le nostre milestone con il numero di release dell’app, e per ogni versione facciamo un brainstorming in cui condividiamo quali feature sviluppare e quali modifiche apportare al prodotto.
Abbiamo un sistema gestionale all’interno del quale riportiamo tutto quello che c’è da fare, individuiamo le tempistiche e cerchiamo di rispettarle.
Poi lavoriamo per sviluppare tutto quello che è previsto nella versione in uscita. Attualmente siamo sullo store con la veresione 2.0.5,stiamo testando la release 2.1. e la invieremo ad Apple nei prossimi giorni. Poi stabiliremo quale sarà la versione successiva e la to do list.
Per lo sviluppo delle feature ascoltiamo molto gli utenti e dialoghiamo con loro. Oggi il processo di cancellazione dell’account è gestito via mail e quando queste persone scrivono chiediamo loro le ragioni della disiscrizione raccogliendo i loro suggerimenti per perfezionare il prodotto. Accanto a questo, cerchiamo di apportare modifiche e miglioramenti all’app confrontandoci tra noi.

La costituzione della società
In H-Farm ogni startup è una Srl partecipata dai founders e dall’incubatore. H-Farm prevede un contributo di 30mila euro per i primi 3 mesi: è un percorso molto lineare, in cui il team si preoccupa solo di sviluppare il prodotto, mentre tutta la parte amministrativa è gestita dalla struttura.
Alla fine dei primi 3 mesi, H-Farm valuta il progetto e decide se proseguire. Oggi, l’investimento di H-Farm su Corso12 è di circa 100mila euro. Ma lavorando in questo ambiente gli stimoli che ricevi sono così tanto che basta ascoltare.

Il futuro
Ci stiamo preparando ad allargare la base utenti con una campagna di marketing online, anche se vorremmo portare la promozione dell’app anche fuori dalla rete.
Attraverso l’esperienza degli early adopters vogliamo cercare di superare i punti di debolezza e creare grandi numeri per essere pronti a fare il salto di qualità e scalare. Spero di poter guardare con orgoglio Corso12. Poi vorrei fare altre startup. E restare in H-Farm.