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Startup Weekend Torino

In questo post prenderò un po’ di appunto sullo Startup Weekend di Torino, limitatamente alla mia partecipazione come coach nella giornata di oggi.

The day after: una playlist con interviste a tutti i progetti in corsa:

17:40 Sono riuscito a vedere solo un pezzo delle idee in competizione. Stanno tutti lavorando a manetta a raffinare i progetti, qualcuno con più chance di arrivare a un risultato concreto entro domani sera, altri un po’ girovagando e inseguendo varie suggestioni.

Burst è un sistema per filtrare informazioni in cui gli utenti avranno a disposizione un’interfaccia che assomiglia un mixer audio con manopole da girare e levette da spostare. Probabilmente sarà pensato per tablet.

Linked Green è un servizio che si propone di aiutare il consumatore ad essere più consapevole dell’impatto ecologico del packaging.

PackItApp è una mobile app che ti aiuta a fare la valigia in funzione della destinazione.

Crumbs è una mobile app che permette di creare degli elastic network durante gli eventi e depositare oggetti digitali nella venue dell’evento stesso.

PointBox è una mobile app che permette alle persone di avere tutte le carte fedeltà nello smartphone.

Timesharing è una piattaforma web che aiuta chi non ha tempo per occuparsi delle commissioni a trovare qualcuno che lo faccia per lui.

Bazzad è un servizio che aiuta chi crea eventi a promuovere un evento attraverso una piattaforma mobile che li presenta per immagini.

SpringTime è un servizio che aiuta le persone a trovare attività offline che vengono proposte in base ai propri interessi.

14:20 Emil Abirascid. Stamattina sono rimasto bloccato sull’autostrada perché mi si è rotta la macchina e sono arrivato qui tardi. Questo episodio è un buon punto di partenza per parlare di startup, perché ogni imprenditore si trova a un certo punto fermo a causa di un imprevisto. Che cosa si fa, in questi casi? La prima cosa è non farsi prendere dal panico e raccogliere tutte le informazioni utili a prendere una decisione. Nel nostro caso, recuperare un carro attrezzi e raggiungere un autonoleggio. Alla fine abbiamo perso del tempo e un po’ di soldi, ma siamo riusciti comunque ad arrivare. In questo processo, i soldi sono la cosa meno importante perché il budget si rialloca: la cosa che conta è come si affronta un imprevisto che è inevitabile.
Mi fa molto piacere che gli organizzatori mi abbiano chiesto di parlare in inglese perché sono convinto che uno dei problemi principali dell’ecosistema delle startup italiane sia quello di essere poco proiettato verso l’estero. Invece noi dobbiamo sprovincializzarci. Come ha detto un mio amico poco tempo fa: immaginare il mondo delle startup senza la creatività degli italiani è come immaginare un campionato del mondo di calcio senza il Brasile 🙂

13:00 Pappa

12:15 Mario Mariani inizia il suo speach la storia di Video On Line e dell’Unione Sarda di Nicola Grauso: il primo quotidiano italiano a sbarcare su Internet a metà degli anni novanta. Net Value ha due linee di business: exponential growth company e linear growth company (le seconde hanno il ruolo di arricchire il piccolo ecosistema dell’incubatore).

11:00 Arrivo all’I3P, dove tutti mi scambiano per Emil Abirascid: chissà perché mi prendono per libanese 😉